La puntata zero: “Manifesto” di ČUJEMO SE, ci porta in una sorta di viaggio nel tempo all’interno della vita culturale delle nostre comunità. Dalle lettere di De Rubertis, passando per le riviste “Naš jezik”, “Šibak”, Riča živa” ed ancora alle radio locali degli anni ’80 TARKUS e Radio Ombra, per arrivare fino ai giorni nostri, in cui un gruppo di ragazzi ha deciso di FARSI SENTIRE e mettercela tutta per far vivere una lingua che ormai tutti danno per spacciata: il na-našo.
Moremo još činit štokodire, moremo još činit čuda!
Una semplice frase che potrebbe essere il motto di questo progetto: “Possiamo ancora fare qualcosa, possiamo ancora fare molto!”

Eccezionali!!!
(ne znam kako se pisa na-naso)!
Recensione: Un favoloso viaggio indietro nel tempo tra le voci dei nostri compaesani più veterani che conservano tutta la ricchezza della nostra cultura e delle nostre tradizioni, ma anche un pezzo di storia di Montemitro e dei meravigliosi anni ’80 e’ 90. Non possiamo non restare affascinati, ma forse sarà l’effetto ammaliatore della radio che è e rimarrà sempre uno dei mezzi di comunicazione più interessanti in assoluto. Dopo una serie di voci che si confondo tra interferenze ed effetti speciali, inizia il vero e proprio podcast e ci ritroviamo come catapultati in una conversazione tra amici. Sembra quasi di stare seduti ai tavolini del Rikafé con un Aperol davanti per quanto è piacevole! Una conversazione che affronta i problemi della nostra lingua (in chiave leggera e divertente) e tante idee su come poterli affrontare. Insomma, un podcast per gridare a viva voce che la nostra lingua, il na-našo, è una lingua speciale che va preservata ad ogni costo.